Ci fanno

Pubblicato il da antonio_montanari

Tremonti Ci sono e ci fanno, i ministri. Diventano macchinette che sfornano parole. Il  cervello non ha il tempo necessario per formulare un pensiero organico.
Nel sistema delle conoscenze, come s'intitola un volume di Umberto Eco, dall'albero siamo passati al labirinto.
Dall'albero discendono le scimmie, e dalle scimmie noi umani, Roma permettendo.
Nel labirinto non si cerca soltanto la via d'uscita, ma ci si può pure perdere per sempre.

Tremonti nel 2003 proponeva mutui sulle case seguendo quello stile Usa di cui si raccolgono gli effetti dirompenti ora.
Non è colpa di Tremonti. Lui, lo fanno parlare dappertutto. Tranne che al consiglio dei ministri dove la legge finanziaria l'hanno approvata in nove minuti nove.
Ha le feste di partito, le interviste, le chiacchierate con i cronisti, le bicchierate con gli amici, le prediche di Re Silvio e le lezioni di etica delle signore Berlusconi figlie...
Poveretto, non trova un attimo di riposo. Per elaborare un pensiero.
Se al Corrierone ha detto: "Non è la fine del mondo, ma la fine di un mondo", la colpa è di Domenico Siniscalco che lo aveva già scritto sulla "Stampa".

Un filosofo ha "copiato" alcune cose altrui in propri libri? Si è difeso (ha raccontato PG Battista su "Magazine") con una sublime definizione del pensiero: "Non è un ragionamento".
Quindi anche i migliori intellettuali e ministri possono sragionare pur pensando. Alberto Ronchey sul "Corrierone" ha scritto  oggi che qualche voce, nel presente marasma dei mercati, tende "all'ipotesi che il celebre 'homo oeconomicus', in certi casi, non sia del tutto sano di mente". Ovvero ci fanno ma non ci sono.

[07.10.2008, Anno III, post n. 305 (682), © by Antonio Montanari 2008]

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