Piagnistei? E' crisi

Pubblicato il da antonio_montanari

Brambilla Nell'intervista concessa alla "Stampa" di oggi, il sottosegretario al Turismo Michela Vittoria Brambilla parla del settore di sua "competenza" arrampicandosi molto sugli specchi, e dandoci l'impressione di non avere molte argomentazioni valide per affrontare la questione della crisi che lo attraversa.

Ammette che "anche la Francia e la Spagna registrano segnali altrettanto negativi". "Però" aggiunge, noi "indulgiamo di più ai piagnistei". Se questo è il pezzo forte del suo comprendere ed esaminare il problema, non ci siamo per nulla.

Altra affermazione temeraria. La politica è stata in sonno, in campo turistico, per colpa del referendum del 1993 che abolì il relativo ministero.

Il sottosegretario Brambilla dimentica che nel 1993 fu abolito anche il Ministero dell'Agricoltura e foreste, con lo stesso referendum che lei ricorda per il Turismo. Ma oggi come oggi il governo comprende un Ministero delle Politiche agricole. A dimostrazione che non è tutta colpa degli "italiani" tirati in ballo dalla signora MVB, se non abbiamo un ministro delle Politiche turistiche o del Coordinamento turistico fra Stato e Regioni.

Circa i "piagnistei", la parola che il sottosegretario usa ben s'adatta alla sua forma mentis di presidente dei "Circoli della Libertà". I quali sono stati proprio l'espressione più coerente e concreta della sua concezione della politica come eterno piagnisteo. L'iniziativa "vuole dare corpo e voce a tutte quelle persone che non trovano più un’adeguata rappresentanza nei vecchi rituali della politica", era la premessa ancora oggi leggibile nel sito della "associazione" finanziata da Berlusconi.

Sul sito del giornale dei "Circoli" ancora oggi si trovano appunto i "piagnistei" contro il governo Prodi che "spalancava le porte all'immigrazione clandestina".
Signora Brambilla, faccia aggiornare la pagina anche se il giornale non esce più. Qualcuno potrebbe scambiare quel titolo per un attacco al governo di cui lei fa parte.

[Anno III, post n. 256 (633), © by Antonio Montanari 2008]

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