Bandiere rosse

Pubblicato il da antonio_montanari

Riminieuropa Ormai le bandiere rosse non fanno più paura a nessuno, confida un amministratore pubblico mio concittadino. Non si riferisce a quelle dei partiti (magari, del suo ex partito), ma dei "salvataggi" in riva al mare. Soluzione. Imporre la bandiera nera, tanto per far capire che, se uno vuole affogare, lo può fare ma è meglio con un altro colore, ed a proprio rischio e pericolo (come sempre).
Siamo la patria delle gride manzoniane ("Grida fresca, son quelle che fanno più paura", disse l'Azzecca-garbugli al povero Renzo Tramaglino). Basta dare l'impressione che ci diamo una mossa (fare ammuina, dicono altrove), legge nuova va obbedita, bandiera rossa non trionfa più, il nero va di moda da qualche tempo. Ma la gente capirà? O scherzerà pensando che siano ritornati i pirati?

La storia della bandiera rossa che non fa più paura a nessuno richiama alla mente quella dei pomodori da non coltivare "dietro casa", di cui ha parlato Concita De Gregorio nel suo primo editoriale lunedì scorso come direttore de "l'Unità".
Sull'argomento riferisce oggi Michele Serra nella sua rubrica quotidiana di "Repubblica" perché molti lo hanno interpretato come un invito anti-ecologico. Si tratta di una metafora, azzarda il buon Michele Serra, rivolgendosi ai colleghi giornalisti con quell'ottimismo della volontà che non vela il pessimismo della (sua) ragione. Per cui osserva con discreta brutalità: in "questo vecchio e scellerato mestiere" (il giornalismo), la gente (i giornalisti) non capisce le metafore usate dai direttori degli stessi giornali.
Serra propone di far studiare alle scuole di giornalismo questo "caso dei pomodori". Che "ha scatenato un dibattito di carattere socio-economico" lontano mille miglia dal senso del testo della direttrice de "l'Unità".

Circa la bandiera rossa riminese che non fa più paura a nessuno, anch'io avrei una proposta. Quella frase la prenderei come tema di una disquisizione storica per spiegare alcune cosette politiche. Ovvero come una giunta di centro-sinistra ha vinto a suo tempo le ultime elezioni amministrative con voti tradizionalmente dedicati (a livello nazionale) al centro-destra. Per cui adesso, per poter procedere alla sistemazione della Marina, con progetti grandiosi e non "minimalisti", si va al rendimento dei conti. Tutti hanno votato, tutti hanno il diritto di partecipare a quei progetti grandiosi (come un grattacielo quasi fra le onde...). E questo appunto perché la "bandiera rossa" non fa più paura a nessuno. Ma la storia è vecchia, come quella della nonna di Cappuccetto Rosso (a proposito di colori). Lupo non sbrana lupo. La speculazione edilizia in Riviera è sotto gli occhi di tutti, non un'invenzione di qualche cronista stravagante.

Anche questo discorso, come i pomodori da non coltivare "dietro casa" di Concita De Gregorio, andrebbe studiato ai corsi di giornalismo.

[Anno III, post n. 263 (640), © by Antonio Montanari 2008]

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