Brunetta, il Grande

Pubblicato il da antonio_montanari

Brunetta03g Grande è la confusione che regna sotto il cielo d'Italia. Afasico, il capo del governo. In ritirata il governo, per la questione di Rete4. Per la quale sembrava che l'opposizione fosse costituita da visionari impuniti. E per la quale la maggioranza credeva che il "patto tra gentiluomini" (molto inglesi nel gesto e molto trasformisti nella sostanza), stipulato dal cavaliere e da Veltroni, potesse portare ad un silenzio assoluto su quel piccolo particolare del salvataggio di Rete4.

In molti si sono evidentemente sbagliati. Berlusconi nel tentare il colpo gobbo. I suoi fidati uomini di partito nel dire che certi oppositori che si opponevano sic et simpliciter come vorrebbe naturaliter il loro ruolo, erano in preda a vaneggiamenti inconcludenti. Infine qualcuno nel Pd, non sappiamo chi, ma certamente molto in alto.
E questo qualcuno, quando ha visto che la palla la teneva soltanto Antonio Di Pietro correndo velocemente verso un gol irresistibile, allora è sceso in campo pure lui con le scarpette chiodate, ed alla fine tutto è finito bene.

"Il governo toglierà le parti più scandalose del provvedimento" rassicura il deputato del Pd Paolo Gentiloni. Il sottosegretario Paolo Romani ovviamente non può che accusare Romano Prodi. Il quale ha lasciato in eredità il problema affrontato parzialmente e quindi non risolto, della gestione delle frequenze tv.

Signori del governo, è inutile che ve la prendiate sempre con Romano Prodi, ci pensano già i suoi allievi e figlioli spirituali, la vostra è fatica sprecata. E poi non tutti gli italiani sono di corta memoria e di ridotte capacità mentali.

Noi che ci consideriamo moderatamente capaci di intendere e di volere, però sappiamo apprezzare chi è più dotato di noi. Per questo motivo esprimiamo lode, consenso, apprezzamento e giubilo davanti alla frase pronunciata dal ministro Renato Brunetta: "Io sono un bravo professore".

Temporibus illis ci avevano insegnato che debbono essere gli altri a giudicarci. Ma fa egualmente bene il prof. Brunetta a considerarsi un ottimo docente: ricorrendo a quel vecchio principio politico che si chiamava autodeterminazione. Che una gentile signora mia concittadina, avvezza a scrivere versi, traduceva in questa affermazione: "Sono un'ottima poetessa, non me lo dice nessuno, e me lo dico da sola".
Mia nonna Lucia avrebbe aggiunto: "Ch si loda s'imbroda". Renato Bunetta non per merito suo fa anche tenerezza con quel suo dolce sorriso che non tutte le persone di non eccessiva statura hanno dipinto sul viso. Pensate un po' al ghignetto fanfaniano.

Grande è la confusione che regna sotto il cielo d'Italia, dicevamo all'inizio. Ma fortunatamente abbiamo un "grande" ministro che simpaticamente autocertifica la sua sapienza. Quale altro Paese europeo potrebbe vantare questo primato?

Assieme a quello della nuova inchiesta giudiziaria delle "mani sporche", nel senso che si parla di immondizie. Chi va al mulino s'infarina... e proseguite voi. Perché sembra che le "balle" non fossero soltanto quelle piene di rifiuti buoni o cattivi, ma pure quelle che certuni raccontavano agli altri per non rifiutare i rifiuti, anzi per considerarli benvenuti.

[Anno III, post n. 157 (534), © by Antonio Montanari 2008]

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