Prodi, no Japan

Pubblicato il da antonio_montanari

Primariepd06 L'attenzione delle cronache politiche verso il Pd in fase pre-elettorale è stato centrata sul folclore del personaggio unico, l'uomo solo al comando. Adesso Walter Veltroni confessa: mi sono fidato troppo delle piazze piene.
A Rimini avevano scelto una piazza piccola ma storica, quella nata attorno all'arco d'Augusto (per volontà di Mussolini). Veltroni ne ha riempita solo metà, il lato monte, causa posizionamento strategico  (leggasi furbesco) del palco. C'erano non più di duemila persone. Non le ho contate una per una, ma ho visto lo scenario. Ai giornali è stato passato il conto di ottomila.

Prima delle elezioni non si è discusso né in sede locale né in sede nazionale della scelta dei candidati 'grigi', non le celebrità di bandiera da portare ad esempio urbi et orbi.

Adesso le cronache giornalistiche della periferia dell'impero romano debbono per forza di cose occuparsi dei tormenti del Pd, come nel caso di Bologna. Dove l'edizione locale di "Repubblica" oggi ha un pezzo del prof. Gianfranco Pasquino intitolato "Fragile Pd si avvicina il punto di rottura".

Invece i burocrati del partito (non siamo a Bologna ma nella stessa regione), se la prendono con i dissenzienti "prodiani": "Chi pensa alla vecchia Unione è un giapponese che vive nella giungla".

Ma che giapponesi, signori dell'apparato: Veltroni è stato scelto da un milione di persone in meno (2007) rispetto a quelle che avevano indicato Prodi candidato (2005), in tutto 4 milioni e 300 mila. Prodi candidato raccolse 19 milioni di suffragi. Due anni dopo Veltroni si è fermato a 12 milioni. Secondo i burocrati del partito, allora avremmo sette milioni di giapponesi nella giungla?

Signori, avete perso le elezioni, ed invece di dire che è necessario ripensare tutto perché per il "Fragile Pd si avvicina il punto di rottura", teorizzate astrattamente accuse di arretratezza mentale per chi non vi ha votato?

Gli stessi burocrati periferici (ex ds) annunciano che non accetteranno ronde e manganelli ma "un presidio democratico e civile del territorio". Aspettiamo la precisazione dell'ala cattolica con l'aggiunta del "porgere l'altra guancia". Ma questi burocrati periferici del Pd, ci sono o ci fanno?

[Anno III, post n. 153 (530), © by Antonio Montanari 2008]

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